Il presidente della Regione Attilio Fontana ascoltato in Procura a Bergamo nell’ambito dell’inchiesta coronavirus.
Dopo l’assessore Gallera, anche il presidente della Regione Lombardia è stato ascoltato dai pm che indagano sull’emergenza coronavirus in Lombardia. Gli inquirenti lavorano per fare luce, tra l’altro, sulle zone rosse e sulle Rsa. Fontana, stando a quanto riferito in un primo momento dall’Ansa, sarebbe stato ascoltato come testimone.
‘La zona rossa? Da quel che ci risulta è una decisione del governo’
Stando a quanto emerso, Fontana avrebbe negato di aver subito pressioni dal mondo industriale per quanto riguarda la zona rossa a Nembro e Alzano, quindi la mancata chiusura della zona non sarebbe riconducibile a questo motivo.
Fontana, sull’istituzione della zona rossa, ha ribadito che “era pacifico che la decisione spettasse al governo”. E in serata anche la procuratrice di Bergamo, come riportato dalla stampa, ha fatto sapere che “da quel che ci risulta è una decisione del governo”. Poche parole che pesano come un macigno.
Anche perché se si profilassero responsabilità, a Procura di Bergamo potrebbe decidere di trasferire il fascicolo a Roma dove potrebbero essere ascoltati anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte o qualche ministro competente.
Manifestazione davanti la sede della Procura
Il Presidente della Regione Lombardia è arrivato in Procura a Bergamo accompagnato dalla scorta, assegnatagli per gli insulti e le minacce delle ultime settimane. Il clima intorno al Presidente è incandescente e il timore è che la situazione possa degenerare.
Anche davanti alla Procura di Bergamo, nonostante il dispiegamento di Forze dell’Ordine, è andata in scena una manifestazione contro Fontana. Hanno preso parte alla contestazione pochi manifestanti che hanno esposto uno striscione contro Fontana.
Nel mirino dei contestatori anche l’assessore Gallera. Il presidente della Regione e l’assessore sono considerati – dai manifestanti – responsabili della tragedia che si è consumato in Lombardia e in particolar modo nella Provincia di Bergamo.
Intervenuto su Facebook in occasione della festa della Lombardia, Fontana ha affermato che ancora oggi troppe persone parlano senza avere idea del dolore per la tragedia che ha segnato la regione.
“Lo tsunami che ha travolto la nostra terra ci ha colpito per le nostre più grandi qualità siamo una grande comunità, sempre in movimento e al lavoro, accoglienti e punto di riferimento internazionale. Il maledetto virus ha portato via mamme, papa’, fratelli e amici, ha cambiato e segnato indelebilmente la vita di tutti noi e la storia della nostra regione”.